Roberta mi avvisa di questo:
Anteprime dalla collezione d'arte del Museo dell'Aeronautica Gianni Caproni
Dopo il grande successo ottenuto pochi mesi fa dalla mostra "La collezione Caproni", organizzata dalla Galleria Civica di Arco in collaborazione con il Museo Tridentino di Scienze Naturali, la raccolta d'arte costituita dalla famiglia Caproni ed oggi affidata in comodato alla Provincia Autonoma di Trento viene ora presentata in modo completo presso la sede del Museo dell'Aeronautica Gianni Caproni a Trento.
Per la prima volta saranno visibili in un allestimento unitario e cronologicamente ordinato più di sessanta opere - fra dipinti, disegni e stampe - tutte databili ai primi trent'anni del Novecento e riferite alla conquista dell'aria da parte dell'uomo. Accanto ai capolavori più noti della collezione, già esposti ai visitatori del Museo in precedenti occasioni, troveranno posto numerosi pezzi normalmente conservati nei magazzini del Museo o difficilmente accessibili al pubblico per motivi di conservazione. Alcuni di essi, del tutto inediti e sino ad oggi sconosciuti, vengono presentati in anteprima in questa circostanza.
In occasione del momento inaugurale, fissato venerdì 7 marzo 2008 alle ore 18.00 al Museo dell'Aeronautica Gianni Caproni, saranno presenti i rappresentanti dell'Associazione Amici dell'Arte Contemporanea che intendono testimoniare la collaborazione con il Museo Caproni per quanto attiene il patrimonio artistico in esso conservato. La partecipazione dell'Associazione all'incontro nasce dalla consapevolezza che i capolavori esposti abbiano rappresentato, all'epoca della loro creazione, la massima e più "contemporanea" espressione delle tendenze artistiche del tempo.
La raccolta di testimonianze artistiche inerenti il volo ha da sempre accompagnato l'esistenza dell'industria aeronautica Caproni e, successivamente, del Museo che ne porta il nome. Alla metà degli anni Dieci risale la prima importante commissione artistica da parte di Gianni Caproni, la stupenda serie di acquerelli ed incisioni - ampiamente rappresentata in mostra - del giovane pittore Luigi Bonazza, conterraneo dell'ingegnere ed industriale trentino. Fra gli anni Venti e Trenta, mentre Gianni Caproni raduna nel Museo i suoi aerei più importanti, la moglie Timina colleziona le opere di artisti operanti al servizio dell'azienda - in particolare dei futuristi attivi nella corrente della cosiddetta "aeropittura" - dando prova di uno spirito di mecenatismo all'antica e di un raffinato gusto per le arti.
I lavori di Fortunato Depero, Tato e Alfredo Ambrosi costituiscono così il primo nucleo della collezione, con vere e proprie curiosità oggi esposte e valorizzate per la prima volta: da citare il piccolo arazzo per cuscino realizzato da Depero e raffigurante quattro teste di caprone (allusione al nome dei committenti) o l'inedito trittico di mattonelle in ceramica di Tato, dipinte con le sagome di aerei Caproni, o ancora la grande Madonna di Loreto realizzata da Ambrosi per la prima sede del Museo dell'Aeronautica.
La passione collezionistica di Timina è tale da portare, anche nel secondo dopoguerra, ad importanti acquisizioni: è il caso della splendida tela di Benedetta Marinetti, riconosciuta per caso ed acquistata presso il mercato di Porta Portese a Roma, o dei collage di Bruno Munari, salvati dopo la dispersione dell'archivio della rivista "L'ala d'Italia".
Enti Organizzatori: Museo Gianni Caproni Aeronautica, Scienza e Innovazione
Altre Informazioni: L'ampliamento della collezione è proseguito anche in anni recenti, dopo l'apertura del Museo a Trento, ad opera di Maria Fede Caproni, figlia di Gianni e Timina. Nel 1992 è stato recuperato il progetto di manifesto pubblicitario realizzato da Fortunato Depero per Gianni Caproni nel 1927, che si credeva perduto a seguito della seconda guerra mondiale e della diaspora delle opere d'arte collocate nelle fabbriche e negli uffici dell'industria Caproni. Un'altra acquisizione recente del Museo è una magnifica coppia di ritratti per la quale solo da pochi mesi si è giunti all'identificazione dei personaggi raffigurati - Guido Moncher, primo pioniere trentino dell'aeronautica, e la moglie - e dell'artista, l'illustre pittore trentino Luigi Ratini.
L'eccezionalità e la breve durata dell'esposizione sono dovute anche alla forte presenza di opere su carta - disegni, incisioni e acquerelli - che per loro stessa natura non possono rimanere esposte alla luce per periodi prolungati. Anche in questo ambito non sono mancate nuove sorprendenti scoperte: i ritratti ad acquaforte dei martiri dell'irredentismo Cesare Battisti, Fabio Filzi e Damiano Chiesa, realizzati da Luigi Bonazza in due serie differenti, entrambe presentate in mostra; il prezioso progetto dello scultore futurista Thayaht per una coppa a soggetto aeronautico, da confrontare con i quattro disegni di coppe dello scultore classicista Ercole Drei; infine il bellissimo studio di Mario Sironi raffigurante una parata aerea che chiude, simbolicamente e cronologicamente, il percorso di visita.
La mostra rappresenta l'occasione per un primo bilancio dell'attività di documentazione e catalogazione condotta negli ultimi anni sulle collezioni permanenti del Museo Caproni, ed in particolare sul patrimonio conservato nei depositi. L'identificazione e lo studio di opere inedite è stato intrapreso nell'ambito di un ampio programma di valorizzazione da conseguire attraverso la periodica rotazione delle esposizioni e la creazione di una collezione d'arte permanente che in futuro possa essere esposta al pubblico nei periodi in cui il Museo non offra mostre temporanee tematiche. Rientra in questo programma anche una serie di restauri sulle singole opere, che verrà avviata al termine dell'esposizione.
La sorprendente ricchezza della collezione Caproni, aperta ad alcune fra le più autorevoli firme dell'arte italiana del primo Novecento, lascia supporre che il proseguimento della catalogazione potrà riservare, nei prossimi anni, la possibilità di ulteriori scoperte e di nuove, importanti acquisizioni critiche.
Indirizzo Internet: http://www.museocaproni.it
E-mail: caproni@mtsn.tn.it
Via : Trentino Cultura
Anteprime dalla collezione d'arte del Museo dell'Aeronautica Gianni Caproni
Dopo il grande successo ottenuto pochi mesi fa dalla mostra "La collezione Caproni", organizzata dalla Galleria Civica di Arco in collaborazione con il Museo Tridentino di Scienze Naturali, la raccolta d'arte costituita dalla famiglia Caproni ed oggi affidata in comodato alla Provincia Autonoma di Trento viene ora presentata in modo completo presso la sede del Museo dell'Aeronautica Gianni Caproni a Trento.
Per la prima volta saranno visibili in un allestimento unitario e cronologicamente ordinato più di sessanta opere - fra dipinti, disegni e stampe - tutte databili ai primi trent'anni del Novecento e riferite alla conquista dell'aria da parte dell'uomo. Accanto ai capolavori più noti della collezione, già esposti ai visitatori del Museo in precedenti occasioni, troveranno posto numerosi pezzi normalmente conservati nei magazzini del Museo o difficilmente accessibili al pubblico per motivi di conservazione. Alcuni di essi, del tutto inediti e sino ad oggi sconosciuti, vengono presentati in anteprima in questa circostanza.
In occasione del momento inaugurale, fissato venerdì 7 marzo 2008 alle ore 18.00 al Museo dell'Aeronautica Gianni Caproni, saranno presenti i rappresentanti dell'Associazione Amici dell'Arte Contemporanea che intendono testimoniare la collaborazione con il Museo Caproni per quanto attiene il patrimonio artistico in esso conservato. La partecipazione dell'Associazione all'incontro nasce dalla consapevolezza che i capolavori esposti abbiano rappresentato, all'epoca della loro creazione, la massima e più "contemporanea" espressione delle tendenze artistiche del tempo.
La raccolta di testimonianze artistiche inerenti il volo ha da sempre accompagnato l'esistenza dell'industria aeronautica Caproni e, successivamente, del Museo che ne porta il nome. Alla metà degli anni Dieci risale la prima importante commissione artistica da parte di Gianni Caproni, la stupenda serie di acquerelli ed incisioni - ampiamente rappresentata in mostra - del giovane pittore Luigi Bonazza, conterraneo dell'ingegnere ed industriale trentino. Fra gli anni Venti e Trenta, mentre Gianni Caproni raduna nel Museo i suoi aerei più importanti, la moglie Timina colleziona le opere di artisti operanti al servizio dell'azienda - in particolare dei futuristi attivi nella corrente della cosiddetta "aeropittura" - dando prova di uno spirito di mecenatismo all'antica e di un raffinato gusto per le arti.
I lavori di Fortunato Depero, Tato e Alfredo Ambrosi costituiscono così il primo nucleo della collezione, con vere e proprie curiosità oggi esposte e valorizzate per la prima volta: da citare il piccolo arazzo per cuscino realizzato da Depero e raffigurante quattro teste di caprone (allusione al nome dei committenti) o l'inedito trittico di mattonelle in ceramica di Tato, dipinte con le sagome di aerei Caproni, o ancora la grande Madonna di Loreto realizzata da Ambrosi per la prima sede del Museo dell'Aeronautica.
La passione collezionistica di Timina è tale da portare, anche nel secondo dopoguerra, ad importanti acquisizioni: è il caso della splendida tela di Benedetta Marinetti, riconosciuta per caso ed acquistata presso il mercato di Porta Portese a Roma, o dei collage di Bruno Munari, salvati dopo la dispersione dell'archivio della rivista "L'ala d'Italia".
Enti Organizzatori: Museo Gianni Caproni Aeronautica, Scienza e Innovazione
Altre Informazioni: L'ampliamento della collezione è proseguito anche in anni recenti, dopo l'apertura del Museo a Trento, ad opera di Maria Fede Caproni, figlia di Gianni e Timina. Nel 1992 è stato recuperato il progetto di manifesto pubblicitario realizzato da Fortunato Depero per Gianni Caproni nel 1927, che si credeva perduto a seguito della seconda guerra mondiale e della diaspora delle opere d'arte collocate nelle fabbriche e negli uffici dell'industria Caproni. Un'altra acquisizione recente del Museo è una magnifica coppia di ritratti per la quale solo da pochi mesi si è giunti all'identificazione dei personaggi raffigurati - Guido Moncher, primo pioniere trentino dell'aeronautica, e la moglie - e dell'artista, l'illustre pittore trentino Luigi Ratini.
L'eccezionalità e la breve durata dell'esposizione sono dovute anche alla forte presenza di opere su carta - disegni, incisioni e acquerelli - che per loro stessa natura non possono rimanere esposte alla luce per periodi prolungati. Anche in questo ambito non sono mancate nuove sorprendenti scoperte: i ritratti ad acquaforte dei martiri dell'irredentismo Cesare Battisti, Fabio Filzi e Damiano Chiesa, realizzati da Luigi Bonazza in due serie differenti, entrambe presentate in mostra; il prezioso progetto dello scultore futurista Thayaht per una coppa a soggetto aeronautico, da confrontare con i quattro disegni di coppe dello scultore classicista Ercole Drei; infine il bellissimo studio di Mario Sironi raffigurante una parata aerea che chiude, simbolicamente e cronologicamente, il percorso di visita.
La mostra rappresenta l'occasione per un primo bilancio dell'attività di documentazione e catalogazione condotta negli ultimi anni sulle collezioni permanenti del Museo Caproni, ed in particolare sul patrimonio conservato nei depositi. L'identificazione e lo studio di opere inedite è stato intrapreso nell'ambito di un ampio programma di valorizzazione da conseguire attraverso la periodica rotazione delle esposizioni e la creazione di una collezione d'arte permanente che in futuro possa essere esposta al pubblico nei periodi in cui il Museo non offra mostre temporanee tematiche. Rientra in questo programma anche una serie di restauri sulle singole opere, che verrà avviata al termine dell'esposizione.
La sorprendente ricchezza della collezione Caproni, aperta ad alcune fra le più autorevoli firme dell'arte italiana del primo Novecento, lascia supporre che il proseguimento della catalogazione potrà riservare, nei prossimi anni, la possibilità di ulteriori scoperte e di nuove, importanti acquisizioni critiche.
Indirizzo Internet: http://www.museocaproni.it
E-mail: caproni@mtsn.tn.it
Via : Trentino Cultura
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