lunedì 26 settembre 2011

ONORATO A PALMANOVA IL PILOTA VALENTINO IANSTA DELLA PAN


ONORATO A PALMANOVA IL PILOTA VALENTINO IANSTA DELLA PAN



Il 22 settembre 1971 un Fiat G. 91 della Pattuglia Acrobatica Nazionale nel corso di un volo di collaudo si schiantava sulle mura di Palmanova, il cap. Valentino Iansa che era ai comandi restava fino all'ultimo nel velivolo per evitare che precipitasse sull'abitato e quindi la sua estrema decisione di eiettarsi pochi stanti prima dell'impatto non ne impediva il decesso.

Da quel giorno, ogni anno la sezione dell'Associazione Arma Aeronautica della "città stellata" ne onora la memoria di concerto con l'amministrazione comunale, e sabato 24 settembre le maggiori autorità civili e militari con i Labari delle Sezioni AAA del Friuli Venezia Giulia hanno rinnovato la Cerimonia: partecipavano la vedova del Caduto con la figlia, il Consigliere Nazionale dell' Associazione cav. Antonio Petrucci, il presidente regionale col. Rino Romano, il Sindaco di Palmanova, molti "palmarini" che hanno potuto sentire dalla viva voce del T.Col. Renato Rocchi, che per 17 anni è stato la "voce" della PAN e che era in servizio quella tragica mattina la rievocazione dell'incidente.

La S. Messa è stata preceduta dall'inno nazionale, magistralmente eseguito da un gruppo di allievi della locale Scuola Media ed è stata dedicata a Iasta ed agli altri Caduti dell'aviazione di Palmanova : una Cerimonia toccante e perfettamente organizzata sul "Parco dell'Aviatore dove un monumento nelle immediate vicinanze del luogo dell'incidente ne ricorda il tragico epilogo.

Carlo d'Agostino

nella foto il luogo della S.Messa ed i Labari delle Sezioni AAA del FVG

1 commento:

augusto ha detto...

Io c'ero quel giorno.Dall'uscita della caserma Ederle in attesa di un momento propizio per poter uscire lo vidi arrivare a bassa quota circa 100 mt.se mi
ricordo bene e quando fu al centro di Palmanova si alzò in verticale e salì diritto finchè ce la fece il motore dopodichè cominciò a scendere a vite,eiettò il sedile solo quando fu a circa 50 mt. dai bastioni ma l'aereo era a vite ed il sedile fu sparato in orrizzontale, impossibile salvarsi.Ci fù un'esplosione e l'aereo prese fuoco,quando arrivai sui bastioni non ci restò che stendere il paracadute sul corpo del Capitano.Dell'aereo mi ricordo di avere visto ancora intatto solo un carrello di atterraggio.