Roberta mi segnala e mi invia questo articolo apparso nel Giornale del Comune di Rovereto sul Museo Della Grande Guerra:
Dal prossimo 4 novembre ci sarà una piccola rivoluzione nel percorso espositivo del Museo della Guerra di Rovereto. Nelle tre sale che saranno inaugurate quel giorno, i visitatori troveranno temi nuovi, nuove scelte espositive, nuovi materiali e spettacolari riscoperte. er la prima volta, in modo ordinato ed esauriente, sarà presentata e raccontata la grande trasformazione che la guerra e le armi hanno subìto nell'ottocento, con l'esposizione di materiali originali provenienti dalle collezioni del Museo e, in casi eccezionali, da prestiti di altri Musei: dal fucile a pietra focaia del soldati di Napoleone ( e di Andreas Hofer) al fucile a retrocarica utilizzato a Custoza nel 1866, dall'arma monocolpo al fucile a ripetizione, alla mitragliatrice che dominò i campi della guerra di secessione americana, alle artiglierie che armavano i primi forti austriaci costruiti in trentino nel 1860 - 61, fino ai siluti ottocenteschi prodotti a Fiume dalla Whitehead.
L'Ottocento è stato anche il secolo dei grandi movimenti per l'indipendenza delle nazioni, del Risorgimento italiano in primo luogo. GLi episodi militari che lo hanno scnadito, i personaggi e i miti che riassumono la storia - Napoleone III, ma sopratutto Garibaldi, Vittorio Emanuele II, Umberto I e la Regina Margherita - decorano ceramiche e oggetti del salotto buono della famiglia piccolo - borghese italiana, che ora faranno mostra di sé nelle nuove sale del Museo, frutto di una generosa donazione voluta da Anna e Romain H. Rainero.
E, dopo le due sale dedicate all'Ottocento, la Prima guerra mondiale sarà al centro di uno spazio dedicato alla tante ragioni che le hanno meritato la denominazione di " Grande Guerra ": la dimensione dello sforzo industriale, la moblitazione di dedine di milioni di uomini al fronte e donne nell'assistenza, nelle fabbriche e nelle campagne. Un guerra grande per quanto di nuovo e terribile comparve, destinato a rimanere per tutto il corso del Ventesimo secolo: dallo svipuppo dell'aviazione ai nuovi mezzi di comunicazione, alla rivoluzione della propaganda, alla violenza sulle popolazioni civili, all'invenzione di armi terrificanti, ai massacri e ai genocidi, alla epserienza di massa del lutto. Una sala dedicata a "prepararci" alla storia della Grande Guerra, al suo sviluppo cronologico, alla vicende che hanno coinvolto il Trentino e i Trentini.
Il Nieuport 10, il rarissimo aereo che da decenni era uscito dalle sale del Museo, vi torna completamente restaurato con criteri di altissima cura filologica. L'aereo accoglierà i visitatori in un contesto di immagini cinematografiche rielaborate per queste nuove sale in una breve opera cinematofrafica dei registi Yervant Gianikian e Angela Ricci Lucchi, che restituiscono al visitatore l'esperienza originaria della terra visiva dla cielo, dello sguardo dall'alto che per la prima volta supera la visione orizzontale, resa angusta e marginale proprio da quella guerra di trincee che avrebbe segnato in modo indelebile le nostre montagna.
Da que punto il racconto del Museo si dopanerà lungo il persorso tradizionale.
Orari: gennaio - dicembre marteedì domenica 10.00 - 18.00
Chiusura lunedì non festivi 24, 25, 21 dicembre 1 gennaio
Museo Storico Italiano della Guerra onlus via Castelbarco, 7 38068 Rovereto ( TN)
www.museodellaguerra.it
info@museodellaguerra.it
tel. 0464438100
fax.0464423410
Dal prossimo 4 novembre ci sarà una piccola rivoluzione nel percorso espositivo del Museo della Guerra di Rovereto. Nelle tre sale che saranno inaugurate quel giorno, i visitatori troveranno temi nuovi, nuove scelte espositive, nuovi materiali e spettacolari riscoperte. er la prima volta, in modo ordinato ed esauriente, sarà presentata e raccontata la grande trasformazione che la guerra e le armi hanno subìto nell'ottocento, con l'esposizione di materiali originali provenienti dalle collezioni del Museo e, in casi eccezionali, da prestiti di altri Musei: dal fucile a pietra focaia del soldati di Napoleone ( e di Andreas Hofer) al fucile a retrocarica utilizzato a Custoza nel 1866, dall'arma monocolpo al fucile a ripetizione, alla mitragliatrice che dominò i campi della guerra di secessione americana, alle artiglierie che armavano i primi forti austriaci costruiti in trentino nel 1860 - 61, fino ai siluti ottocenteschi prodotti a Fiume dalla Whitehead.
L'Ottocento è stato anche il secolo dei grandi movimenti per l'indipendenza delle nazioni, del Risorgimento italiano in primo luogo. GLi episodi militari che lo hanno scnadito, i personaggi e i miti che riassumono la storia - Napoleone III, ma sopratutto Garibaldi, Vittorio Emanuele II, Umberto I e la Regina Margherita - decorano ceramiche e oggetti del salotto buono della famiglia piccolo - borghese italiana, che ora faranno mostra di sé nelle nuove sale del Museo, frutto di una generosa donazione voluta da Anna e Romain H. Rainero.
E, dopo le due sale dedicate all'Ottocento, la Prima guerra mondiale sarà al centro di uno spazio dedicato alla tante ragioni che le hanno meritato la denominazione di " Grande Guerra ": la dimensione dello sforzo industriale, la moblitazione di dedine di milioni di uomini al fronte e donne nell'assistenza, nelle fabbriche e nelle campagne. Un guerra grande per quanto di nuovo e terribile comparve, destinato a rimanere per tutto il corso del Ventesimo secolo: dallo svipuppo dell'aviazione ai nuovi mezzi di comunicazione, alla rivoluzione della propaganda, alla violenza sulle popolazioni civili, all'invenzione di armi terrificanti, ai massacri e ai genocidi, alla epserienza di massa del lutto. Una sala dedicata a "prepararci" alla storia della Grande Guerra, al suo sviluppo cronologico, alla vicende che hanno coinvolto il Trentino e i Trentini.
Il Nieuport 10, il rarissimo aereo che da decenni era uscito dalle sale del Museo, vi torna completamente restaurato con criteri di altissima cura filologica. L'aereo accoglierà i visitatori in un contesto di immagini cinematografiche rielaborate per queste nuove sale in una breve opera cinematofrafica dei registi Yervant Gianikian e Angela Ricci Lucchi, che restituiscono al visitatore l'esperienza originaria della terra visiva dla cielo, dello sguardo dall'alto che per la prima volta supera la visione orizzontale, resa angusta e marginale proprio da quella guerra di trincee che avrebbe segnato in modo indelebile le nostre montagna.
Da que punto il racconto del Museo si dopanerà lungo il persorso tradizionale.
Orari: gennaio - dicembre marteedì domenica 10.00 - 18.00
Chiusura lunedì non festivi 24, 25, 21 dicembre 1 gennaio
Museo Storico Italiano della Guerra onlus via Castelbarco, 7 38068 Rovereto ( TN)
www.museodellaguerra.it
info@museodellaguerra.it
tel. 0464438100
fax.0464423410
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