giovedì 30 ottobre 2008

AMEDEO D’AOSTA A REDIPUGLIA

Associazione Culturale 4° Stormo Gorizia

Gorizia 29 ottobre 2008

AMEDEO D’AOSTA A REDIPUGLIA



Venerdi prossimo 31 ottobre, alle 17,30 sarà inaugurata alla stazione ferroviaria di Redipuglia la Mostra Fotografica “Amedeo d’Aosta, il Duca artigliere e pilota” realizzata dall’Associazione Culturale 4° Stormo di Gorizia di concerto con la Pro Loco di Fogliano-Redipuglia ed il contributo della Regione FVG.

Si tratta di una rassegna che ricca di oltre quaranta fotografie di grande formato, ripercorre la vita del duca Amedeo d’Aosta che si fece voler bene e fu ammirato come Uomo e come Comandante, curata in modo particolare dal direttivo dell’Associazione, che ha voluto ricordare il figlio di Filiberto, il Comandante della III Armata, che si offrì come volontario nella I Guerra mondiale, in qualità di servente di una Batteria a Cavallo sulle linee del Fronte dell'Isonzo, fu promosso caporale e dopo quattro mesi nominato Aspirante di Complemento fu assegnato al 34° Reggimento da campagna ed inviato a Monte sei Busi  e Redipuglia dove si meriterà la medaglia di Bronzo. Per meriti di guerra nel dicembre 1915 fu promosso sottotenente, nel luglio ebbe i gradi di tenente e l’anno successivo fu capitano.

La Mostra si riferisce in particolare all’attività del Duca quale Comandante del 21° Gruppo Osservazione Aerea, del 4° Stormo e poi della Divisione Aquila e ricorda quindi tutta la sua storia militare dal 1933 al 12 dicembre 1937 quando lascerà Gorizia per raggiungere l’Africa con la carica di Viceré d’Etiopia e risiedere a Adis Abeba.

Lo scoppio del conflitto mondiale e l’intensificarsi degli attacchi alla città, gli suggeriranno – per evitare di coinvolgere i civili – di organizzare la resistenza sull’Amba Alagi, ma assediato dalle truppe inglesi dovrà dopo strenua difesa arrendersi e, fatto prigioniero morirà a Nairobi il 3 marzo 1942.


Nella foto: il duca d’Aosta a bordo del suo CR30; nonostante il posto di pilotaggio sia stato adattato alla sua alta statura (quasi due metri) il capo sporge oltre il parabrezza che dovrebbe proteggere il viso in volo.
Reblog this post [with Zemanta]

Nessun commento: