venerdì 20 giugno 2008

L'aeroporto Amedeo di Savoia Duca d'Aosta

L'aeroporto Amedeo di Savoia Duca d'Aosta


Le nubi che si stanno affacciando sull'aeroporto di Gorizia non fanno presagire nulla di buono! Le origini sono lontane e risalgono al 2003 quando fu creata la Societa' di gestione "Aeroporto Duca d'Aosta S.p.A." che da allora non ha partorito alcunché, "paralizzata", senza i numeri per poter "operare" e senza poteri.


L'ENAC, l'Ente gestore dei beni del Demanio Civile, coerente con una disposizione ministeriale del 2000 che prevedeva di concedere gradualmente il controllo degli aeroporti a Societa' di capitale pubblico, ha lungamente sollecitato la "Aeroporto Duca d'Aosta S.p.A." a portare a termine i suoi impegni istituzionali.


Nel febbraio 2005 alla Societa' di gestione,"Aeroporto Duca d'Aosta S.p.A." e' stato assegnato dalla Regione un contributo per ristrutturare la palazzina "ex aerostazione" (400.000 Euro) mentre la Protezione Civile si era impegnata a fare altrettanto con i rimanenti edifici (1.200.000 Euro) ma i lavori non hanno mai avuto inizio.


Nella primavera del 2007 l'ENAC ha messo a disposizione una somma che dai 450.000 iniziali era stata portata a 600.000 Euro, per la sistemazione della recintazione dell'area aeroportuale, gli ingressi, la separazione dell'area operativa di volo e per il rifacimento della copertura dell'hangar. I tecnici dell'ENAC di Venezia sono venuti per due volte ad effettuare un sopralluogo ed i lavori sarebbero dovuti partire nel settembre dello stesso anno; anche in questo caso tutto e' "saltato"!


Sempre nel 2007 il contenzioso tra il Demanio Centrale, che pretendeva dall'Aero Club Giuliano cifre astronomiche per gli affitti arretrati di un hangar obsoleto (applicando tariffe previste per l’aeroporto di Malpensa), si e' risolto a favore dell'Aeroclub ma la faccenda non si e' ancora conclusa; il Demanio Regionale non informato o in disaccordo con il Demanio Nazionale pretende gli arretrati per diverse centinaia di migliaia di Euro. Un ricorso al TAR darebbe sicuramente ragione all'Aero Club Giuliano, ma comporterebbe comunque un esborso di almeno 15-20.000 Euro per le spese legali.


La situazione delle altre associazioni presenti nell'aeroporto e' piu' o meno analoga e, a quanto ci è dato di sapere, tra breve la risposta annunciata del Demanio sara': "L'aeroporto si chiude a tutti. Le Associazioni debbono liberare gli edifici, la ventina di aerei presenti nell'hangar vanno trasferiti su altri campi. L'aeroporto non e' un giardino ed il footing i cittadini lo vadano a fare altrove!".


Quali sono le soluzioni possibili? La prima e' che la Societa' di gestione diventi operativa, ottenga cioe' i finanziamenti promessi in passato dalla Regione, dalla Protezione Civile e dall'ENAC, ristrutturi la palazzina "aerostazione", metta a norma almeno un paio di edifici e la viabilita' interna; a quel punto l'aeroporto diverrebbe "appetibile" e qualche investitore potrebbe dar vita ad iniziative imprenditoriali. La seconda e' che il Demanio si "liberi" dell'area assegnandola gratuitamente alla Regione.


Quest'ultima soluzione farebbe decadere l'obbligatorieta' della destinazione d'uso primaria (aeroportuale) e potrebbe portare alla lottizzazione dell'area. In tal caso a guadagnarci non sarebbero i goriziani ma i soliti "amici degli amici" che, insieme alle imprese provenienti da altre Regioni d'Italia, otterrebbero un graditissimo regalo e prontamente cancellerebbero ogni ricordo dell'aeroporto con una massiccia "colata di cemento" e con un via vai continuo di autotreni.


Nella classe politica c'e' la diffusa convinzione che il "cemento" sia l'unica soluzione per sanare subito le casse pubbliche e pertanto e' d'obbligo costruire, non importa cosa! Eppure l'aeroporto di Gorizia, nonostante il totale abbandono e le conseguenti difficolta', e' riuscito anche di recente a produrre qualcosa per Gorizia: a creare un "indotto" turistico. Alcune centinaia di ospiti hanno usufruito degli alberghi e ristoranti cittadini: mi riferisco agli equipaggi ed i paracadutisti della Red Bull, agli aliantisti austriaci, al raid ungherese degli ultraleggeri, alle gare aeromodellistiche. Prossimamente e' previsto il raid dei francesi ed altri eventi sono in programma.


Troppe volte inoltre abbiamo sentito parlare della vocazione turistica di Gorizia ma nessun politico ha preso in considerazione che tale vocazione puo' avere sfogo proprio da una seria ed efficace utilizzazione dell'aeroporto. Se sistemato e funzionale l'aeroporto sarebbe una sinergia per il turismo. La vicina Slovenia – notizia di questi giorni – si sta attrezzando per mettere a norma piccoli aeroporti proprio destinati al traffico turistico.


A luglio la Transmedia, televisione di Lubiana, verra' a girare con attori e comparse una ricostruzione storica del nostro aeroporto che nel dicembre 1909 vide il primo volo dei fratelli Russian. Corriamo il rischio che quando torneranno per ricordare il centenario dei Russian non troveranno piu' l'aeroporto!


Un riferimento storico significativo ci riporta nel 1924 quando l'aeroporto assunse le attuali dimensioni, a seguito di espropri di terreni intorno a Merna. Al catasto di Gorizia le mappe non aggiornate dell'aeroporto, riportano ancora oggi le particelle catastali (circa un centinaio) con i nomi dei vecchi proprietari: contadini di Merna, di Savogna, di S.Andrea e di Gorizia. Per loro fu un durissimo colpo privarsi di quelle terre, tanto che nel 1936 il Duca d'Aosta per aiutare i loro figli, realizzo' la "Colonia Elioterapica" proprio nell'interno dell'aeroporto per dare a quei ragazzi l'opportunita' di svagarsi e soprattutto di sfamarsi. Quei terreni che appartennero ai nostri contadini non possono oggi essere assoggettati agli interessi di pochi ma dovrebbero continuare ad essere un bene a vantaggio di tutta la collettivita' che idealmente li ha ereditati.



Com.te Luciano Bittesini - Presidente Associazione Volo Isonzo -

Com.te Fulvio Chianese - Presidente Associazione 4° Stormo -

Cav. Bruno Buttarello - Associazione Arma Aeronautica -

Cav. Giorgio Perissin - Associazione Nazionale Paracadutisti d'Italia -

Martina Bevilacqua - 115° Club Frecce Tricolori di Gorizia –


Gorizia, 16 giugno 2008

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