lunedì 7 agosto 2006

Uno Spad che vola o che volera !?!?!?!?!

Uno Spad volerà e si tratta nientepopodimeno che dello Spad di Francesco Baracca; copio qui il testo del comunicato della Regione Veneto di oggi 07.08.2006:
GRANDE GUERRA: TORNA A VOLARE LO “SPAD” DI F. BARACCA. OK REGIONE VENETO AD UN PROGETTO UE ITALIA-AUSTRIA SULLA FUSOLIERA IL CAVALLINO CHE DIVENTO’ DI ENZO FERRARICOMUNICATO STAMPA N. 1375 DEL 07/08/2006

(AVN) Venezia 7 agosto 2006
Il simbolo che recava stampigliato sulla fusoliera (un grande cavallino rampante) fu donato dalla madre di Francesco Baracca il 17 giugno del 1923, 5 anni dopo la morte del figlio, ad Enzo Ferrari (allora pilota Alfa Romeo) che, aperta la propria scuderia, decise di scegliere come simbolo proprio quel cavallino rampante. Ora quel cavallino, oltre che volare sulle piste di formula 1 di tutto il mondo, tornerà a volare anche nei cieli: sullo SPAD, l’aereo del leggendario aviatore Francesco Baracca, con cui l’eroe romagnolo (era di Lugo di Romagna) è entrato nella storia della prima guerra mondiale, abbattendo 34 aerei nemici in epici duelli sui cieli del Veneto (ed in particolare nell’area del Grappa e del Feltrino) e guadagnadosi la medaglia d’oro al valor militare. E quando non volerà, lo Spad avrà come hangar il Museo del Piave di Caorera a Vas (Belluno). Lo prevede il Progetto europeo a regia regionale “Sulle ali della memoria, percorsi attraverso lo Spad di Francesco Baracca”, presentato oggi in Regione Veneto dall’Assessore alle Politiche Economiche con delega ai Progetti Europei Fabio Gava, alla presenza del Consigliere regionale feltrino Dario Bond, del Presidente del Museo del Piave Diotallevi Perin e dello storico Gregory Alegi, docente di storia aeronautica e consulente del Museo Storico dell’Aeronautica Militare.. Il Progetto, affidato alla Comunità Montana Feltrina e dotato di 237 mila Euro di finanziamenti, è inserito nel Programma Transfrontaliero Interreg III Italia-Austria e prevede la ricostruzione dello Spad, la sua collocazione nel Museo di Caorera ed il suo utilizzo per una serie di voli dimostrativi e promozionali su varie località italiane ed austriache e per la partecipazione a tutte le principali manifestazioni aeronautiche mondiali. La valorizzazione della figura e del velivolo di Baracca (abbattuto da un colpo casuale sparato da terra a Nervesa della Battaglia – Treviso - il 19 giugno 1918) è inserita nel più vasto Progetto transfrontaliero “I luoghi della grande guerra”; in quello per la realizzazione del “Museo diffuso del Grappa dal Brenta al Piave”, e si pone in relazione ad altre iniziative transfrontaliere in corso di realizzazione da parte del Tirolo. “Riportare in auge la storia di Francesco Baracca – sottolinea Gava - è un’occasione unica per promuovere e valorizzare in chiave storica e turistica, in un contesto regionale, nazionale e internazionale, le ricerche sinora condotte sulla guerra ‘15-‘18 ed in particolare sull’anno di occupazione austro-ungarica nel feltrino e sulle cruente battaglie sul massiccio del Grappa. Per questo lo abbiamo voluto inserire nelle iniziative comunitarie come progetto a regìa regionale, gestito cioè direttamente dalla Regione Veneto”. Il velivolo, un biplano monoposto da caccia modello Spad, avrà un’apertura alare di 8,20 metri, una lunghezza di 6,30 e un’altezza di 2,42. Funzionerà con un motore 8 cilindri a “V” con 180 cavalli e peserà 630 chili, e avrà regolare permesso di volo rilasciato dall’Ente Nazionale Aviazione Civile (ENAC). Il biplano, sul quale compariranno i simboli dell’Ue, dell’Italia, della Regione Veneto e di Interreg III Italia-Austria, verrà utilizzato per un tour attraverso aeroporti italiani e austriaci in corso di definizione. Il Road Show potrebbe partire dal campo di Nervesa, con tappe a Belluno, Cortina, Treviso, Vicenza, Padova, Verona, Udine e Rivolto (sede delle Frecce Tricolori). Altre tappe interesseranno la Carinzia e il Tirolo ed in queste lo Spad sarà affiancato del Fokker del leggendario “Barone Rosso” Enrich Von Richtofen. In ogni tappa, lo Spad sarà pilotato da piloti civili che metteranno gratuitamente a disposizione la propria esperienza per la realizzazione dell’impresa. Alle diverse tappe verranno abbinate importanti azioni di promozione storico-turistica e presentati pacchetti turistici predisposti per condurre il visitatore lungo gli itinerari segnati dai soldati nella prima guerra mondiale (sentieri, mulattiere e trincee recentemente recuperati), fortezze e strutture militari (il Covolo del Butisone, Forte Leone di Cima Campo), Musei, Osservatori ed ex punti di comando (Museo di Campo di Alano, Museo di Caorera a Vas, punto di comando di Schievenin a Quero, Osservatorio sul Grappa di Pian della Chiesa a Seren del Grappa).
Rimango perplesso dell'iniziativa che trovo piu' industriale - turistica che storica , ma mi "riservo" di seguire la vicenda come posso: informando storici, musei ( quelli veri) e gruppi quali il GAVS per vedere se si hanno notizie piu' specifiche che del solito "colpo da terra".
Un saluto.
Diego

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