giovedì 31 gennaio 2013

L’AEREO DI BARACCA A MONFALCONE di Carlo d'Agostino


L’AEREO DI BARACCA A MONFALCONE




L’attività aeromodellistica si sviluppa in vari settori, sia sotto l’aspetto puramente sportivo sia in quello che possiamo definire ricreativo, ed uno di questi che ha le sue origini già all’inizio del 1900 in Italia. Nel 1911 infatti venne  organizzata la prima gara  per modelli volanti dove – in una rara foto d’epoca – si può ammirare un gruppo di distinti signori in bombetta alcuni dei quali hanno in mano dei modelli riproducenti le macchine volanti dei primi pionieri del volo.

Passi da gigante da quella lontana epoca dell’aeromodellismo per giungere ai giorni nostri, con lo sviluppo di motori sempre più potenti e di materiali ad alta sofisticazione tecnologica, ad aeromodelli all’altezza dei tempi moderni, comprese le cosiddette “riproduzioni” che a dimensioni più ridotte sono costruiti a vera immagine dell’aereo originale.


E’ il caso di un aeromodellista di Monfalcone che ha realizzato, e qui si torna al passato, un Nieuport Ni 10, caccia della 1^ guerra mondiale ma utilizzando gli stessi materiali dell’epoca: legno di spruce, tela e tubi a parte qualche tubo in fibra di carbonio per esigenze costruttive, legate anche al fatto che si tratta di un modello “volante”.

Tre anni di lavoro, consultazione di una quantità notevole di documentazione originale fornitagli dalla Aeronautica Macchi di Varese che ne fu costruttrice su licenza, accuratezza in ogni particolare ne fanno veramente un piccolo (ma non tanto piccolo con la sua apertura alare di 2 metri e mezzo) gioiello. Dotato di un motore a 4 tempi tipo OS da 20 cc di cilindrata.

Ma torniamo alla storia, e qui è la parte interessante: Renzo, inizialmente pensava di riprodurre la livrea dell’aereo di una Squadriglia francese, ma una foto ritrovata quasi per caso lo ha convinto a ricordare un Ni10 che   nel novembre del 1915 faceva parte di una squadriglia di cinque caccia dislocati  a Santa Caterina (che poi diverrà l’aeroporto di Campoformido) e che probabilmente fu portato in volo da Francesco Baracca , giunto da poco a Santa Caterina in visita al Reparto.


Carlo d’Agostino

Foto R. Pecorari

domenica 27 gennaio 2013

Doppia vittoria italiana nella Coppa del Mondo di parapendio


Il 2013 del volo libero targato Italia non poteva cominciare meglio.
Dopo la recente vittoria della nazionale di deltaplano ai mondiali in
Australia, ecco un nuovo esaltante successo dal Sud America, precisamente
dalla Colombia, dove Nicole Fedele di Gemona del Friuli, campionessa europea
in carica, e Aaron Durogati di Merano hanno conquistato la Coppa del Mondo
di parapendio (PWCA 2012) rispettivamente femminile e maschile.

Dietro Nicole si sono classificate Laurie Genovese (Francia) e la giapponese
Keiko Hiraki, mentre Durogati ha battuto Michael Maurer (Svizzera), Russell
Ogden (Gran Bretagna), il colombiano Julian Andres Carreno Colonia ed il
nostro Luca Donini di Molveno (Trento), vice campione del mondo in carica.

Settimo un altro trentino, Jimmy Pacher. Pur essendo una competizione
individuale, la Coppa del Mondo usa stilare anche una classifica per nazioni
che ha confermato la Svizzera prevalere per una manciata di punti su Italia
e Francia solo all'ultima prova.

Quale teatro della finale PWCA, dopo una serie di appuntamenti in tutto il
mondo, è stata scelta Roldanillo, una cittadina del dipartimento di Valle
del Cauca nella parte centro-ovest del paese, tra la Cordigliera
occidentale, quella centrale e la fertile valle attraversata del fiume
Cauca.

La competizione ha raccolto 139 piloti provenienti da 27 nazioni e si è
svolta nell'arco di due settimane. Nove le giornate di volo convalidate con
percorsi tra i 77 ed i 130 chilometri, mentre una decima è stata annullata,
causa le cattive condizioni del tempo. I piloti hanno sorvolato talvolta la
valle, altre il costone che la fiancheggia e dove a quota 1775 metri era il
decollo di Los Tanques, prima di raggiungere gli atterraggi di Zarzal,
Tulua, Obando o Cartago, secondo i percorsi decisi giorno per giorno. 

In generale è stata una finale impegnativa per l'alternarsi di sole, pioggia e
forte vento, con l'aggiunta a sorpresa di una giornata dominata da un grande
incendio nella valle che ha creato un'immensa cappa di fumo e qualche
difficoltà ai parapendio, mezzi senza motore sostenuti in cielo dalle
correnti d'aria ascensionali.

Il circuito di Coppa del Mondo riprende con l'edizione 2013 il prossimo
febbraio in Sud Africa per poi passare in Brasile ed a seguire Francia,
Serbia e Turchia.

Gustavo Vitali

Ufficio Stampa FIVL (AeCI-CONI) - Federazione Italiana Volo Libero
http://www.fivl.it/ - skype: gustavo.vitali

Foto

per ulteriori informazioni sulla COPPA DEL MONDO di parapendio contattare:


Alberto Castagna - castagna (AT) telemako.it
Sito ufficiale: http://pwca.org/

sabato 26 gennaio 2013

Foto Presentazione Libro Quelli del Primo - Campoformido 26 Gennaio 2013

Qualche foto della presentazione dal libro "Quelli del Primo" avvenuta oggi a Campoformido, presenti i relatori e autori del Libro Roberto Bassi ,Fulvio Chianese e Roberto d'Agostino.
Grandi cuori per descrivere quella che e' stata una delle pagine piu' gloriose della Regia Aeronautica in quei luoghi che hanno visto nascere la Caccia Italiana.















lunedì 21 gennaio 2013

MEZZI A PILOTAGGIO REMOTO E AEROMODELLI di Carlo d'Agostino



MEZZI A PILOTAGGIO REMOTO E AEROMODELLI    


                                                                       

Alla fine dello scorso dicembre l’ENAC, Ente Nazionale per l’Aviazione Civile, ha inviato “a tutti i soggetti  interessati” una Circolare con la bozza di regolamento destinato ai  “Mezzi Aerei a pilotaggio remoto” che– una volta steso ed approvato nella forma definitiva - si applicherà a tutte le attività operative degli Aeromobili a Pilotaggio Remoto , compresi  gli Aeromodelli radiocomandati, quelli in Volo Vincolato circolare e quelli in volo libero (servoassistiti o no).

Come indica la circolare, l’ENAC identifica gli “Aeromodelli”  come quegli aeromobili utiizzati esclusivamente per impiego ricreazionale e sportivo e comunque con un peso massimo al decollo contenuto entro i 20 kg. I mezzi impiegati e destinati all’impiego in operazioni specializzate sono definiti “Sistemi Aeromobili a Pilotaggio Remoto”.

Per quanto riguarda gli aeromodelli, essi non sono dotati di equipaggiamenti che ne permettano un volo autonomo e volano sotto il controllo visivo, diretto e costante dell’aeromodellista, senza l’ausilio di altri sistemi visivi. Si fa quindi riferimento, anche se non esplicito, ai nuovi sistemi di pilotaggio virtuale con caschi particolari che, una volta indossati, danno al pilota l’impressione di essere seduto sul suo aeromodello e pilotarlo come se stesse a bordo. Nel pilotaggio remoto classico  il pilota non “siede virtualmente” a bordo, pur disponendo di sistemi per il controllo e comando dell’aeromobile.

Dire che questa Circolare abbia scatenato una vera e propria bufera è poco, si potrebbe parlare quasi  di “tempesta perfetta”. Ma la bufera era prevedibile da tempo perché ormai la tecnologia ha raggiunto tali livelli da richiedere una precisa ed accurata regolamentazione, divenuta imprescindibile da quella dei “Mezzi a Pilotaggio Remoto” che sono stati inseriti nella revisione dell’art. 743 del Codice della Navigazione con l’avvento dei “Droni”. Sulla proposta di regolamento ci sono limitazioni che potrebbero danneggiare alcune categorie di modelli. Ad esempio in alcuni luoghi si fissa una quota limite di 50 m di quota di volo, ma sappiamo che i veleggiatori vengono trainati con un cavo lungo 50 m. Essi vengono sganciati in verticale (quindi a 50 m di quota) non appena una termica si fa sentire. In campo internazionale la massima quota di volo è quasi universalmente fissata in 400’ (120 m).

E’ sufficiente dare un’occhiata a You Tube digitando “aeromodelli radiocomandati” per poter vedere cosa riescono a fare gli aeromodellisti o di cosa possono disporre a suon di Euro, Dollari o Sterline: alta tecnologia elettronica, motoristica sempre più spinta (ci sono motori a scoppio che arrivano a 40.000 giri/min, motori a turbina e pulsogetti) e materiali di costruzione sempre più sofisticati.

A suo tempo sia l’Aero Club d’Italia sia la FIAM ( Federazione Italiana Aero Modellismo) hanno emanato delle norme di sicurezza, molto rigorose e mirate quelle della FIAM, che hanno sollevato critiche da chi si riteneva al di sopra di regole e norme che invece sono di notevole rilevanza a questi fini. Non dimentichiamo poi  che per le gare nazionali ed internazionali sono n vigore le normative della FAI Federazione Aeronautica Internazionale.

Ora, ecco l’intervento dell’ENAC, che si dimostra molto collaborativa con la distribuzione della bozza di regolamento. Esso invita esplicitamente tutti gli interessati a inviare alla stessa eventuali commenti ed osservazioni,  tramite un’apposita scheda allegata alla circolare stessa,  entro il 24 marzo del corrente anno.

Va sottolineata questa attenzione da parte di un Ente governativo nei confronti di un hobby rappresentato da alcune migliaia di appassionati (chi dice 6000, chi 20.000). Ci sono quindi le basi per raggiungere una soluzione ottimale. Un incontro dell’ENAC con la FIAM è avvenuto l’11 gennaio ed un altro è previsto con l’Aero Club d’Italia e gli operatori economici del settore  il 22 dello stesso mese. Sappiamo che vengono compilate le schede apposite  anche da altri enti o aeromodellisti singoli.



Carlo d’Agostino

Nella foto (F. Bugada) un aeromodello “maxi” nel corso di una recente manifestazione in Francia che rende l’idea di quello che vola oggi nei cieli europei

sabato 19 gennaio 2013

Ancora una vittoria mondiale per gli azzurri del deltaplano

Dopo dieci giornate di gara, arrivano ancora medaglie dalla nazionale
italiana di deltaplano. impegnata nei campionati del mondo finiti oggi a
Forbes, località australiana nello stato del New South Wales a circa cinque
ore di auto da Sydney.
La squadra azzurra ha inanellato il terzo titolo mondiale consecutivo che va
ad aggiungersi ai due titoli europei ed altri tre mondiali vinti in
precedenza. Dopo gli azzurri si sono classificati Stati Uniti e Gran
Bretagna.
La graduatoria individuale è tutta di Manfred Ruhmer, campionissimo
austriaco che vanta cinque titoli mondiali ed una quantità di successi in
ogni parte del mondo. Questo avveniva dopo una lotta appassionante contro
Alessandro Ploner (San Cassiano, Bolzano), campione del mondo uscente ed
oggi medaglia d'argento, che è stato sul punto di sorpassare l'asso
austriaco, recupero mancato per una manciata di punti. Un altro azzurro,
Filippo Oppici di Parma, perdeva prima, e riconquistava poi definitivamente
una meritata medaglia di bronzo.
In campo femminile è emersa la tedesca Corinna Schwiegershausen davanti
all'inglese Kathleen Rigg ed alla australiana Tove Heaney.
Tutta la squadra italiana ha dimostrato la massima coesione superando
momenti difficili, come la penalità inflitta a Christian Ciech, trentino di
Varese, che si è ampiamente riscattato vincendo due prove. Invece, il
bresciano Tullio Gervasoni con la prestazione nell'ultimo volo ha permesso
al team azzurro di acquisire i punti necessari alla vittoria.
All'affermazione azzurra ha dato grande apporto anche il resto della
comitiva: Suan Selenati di Arta Terme (Udine), Davide Guiducci di Villa
Minozzo (Reggio Emilia), il CT Flavio Tebaldi di Venegono Inferiore (Varese)
e gli accompagnatori Sabrina Ranzoni di Luino (Varese) ed Andrea Bozzato di
Verbania. Infine è quello australiano un successo anche per il deltaplano
Icaro 2000 Laminar che conquista il titolo mondiale proprio in Australia, la
terra di Bill Moyes, inventore di questo mezzo per il volo libero e dove
opera l'azienda che porta il suo nome.
All'evento hanno partecipato 23 nazioni per un totale di 105 piloti che
hanno affrontato percorsi tra 127 e poco meno di 250 chilometri dopo il
decollo al traino di velivoli ultraleggeri, un sistema utilizzato dove non
esistono pendii dai quali questi mezzi privi di motore possano involarsi.

Gustavo Vitali

Ufficio Stampa FIVL (AeCI-CONI) - Federazione Italiana Volo Libero
http://www.fivl.it/  skype: gustavo.vitali

Foto
http://www.gustavovitali.it/pagine/comfivl/delta-australia-18-01-13.html
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per ulteriori informazioni sul Campionato del Mondo DELTAPLANO contattare

Flavio Tebaldi -  flavio.tebaldi (AT) alice.it
sito ufficiale  http://www.forbesflatlands.com/

domenica 6 gennaio 2013

CAMPOFORMIDO - L'ORIGINE DELLA ACROBAZIA AEREA - 26 Gennaio 2013


ASSOCIAZIONE CULTURALE 4° ST0RMO 
Gorizia 6 gennaio 2013  Comunicato Stampa

CAMPOFORMIDO - L'ORIGINE DELLA ACROBAZIA AEREA

Sabato 26 gennaio alle ore 18 nella Sala Polifunzionale del Comune di Campoformido sarà presentata la pubblicazione edita da Aviani & Aviani editori “ QUELLI DEL PRIMO – il 1° Stormo nelle immagini, dalle sue origini al 1940” di Roberto Bassi, Fulvio Chianese e Carlo d'Agostino.



La meravigliosa avventura come l'ha definita Renato Rocchi, lo “speaker” storico delle nostre Frecce Tricolori, prese avvio proprio dall'aeroporto di Campoformido sede del 1° Stormo Caccia Terrestre nel 1928, quando alcuni piloti, non soddisfatti di fare evoluzioni ognuno per conto suo, decisero di unirsi in pattuglia e proseguire così tutti insieme: nacque così quella che poi verrà definita “acrobazia collettiva”.

Molti di quei piloti, così come altri colleghi, fra i loro passatempi avevano anche quello della fotografia e scattarono immagini a volte interessanti, a volte belle, a volte meno belle ma comunque documentative di un'epoca e di un modo di vivere. Immagini conservate negli anni ma giunte ai nostri giorni perchè raccolte negli archivi di parenti ed amici per affetto e ben lontani dal pensare di farlo invece anche per “salvare la memoria”!


L'Associazione Culturale 4° Stormo, che fra i suoi scopi ha principalmente quello di non far dimenticare un passato aeronautico di tutto rispetto  della nostra regione, ha scelto fra il notevole materiale fotografico che gli è stato messo a disposizione dalle famiglie, oltre tremila immagini, ed ha dato alle stampe una pubblicazione per i tipi di Aviani & Aviani di Udine, con  il contributo della Fondazione Carigo ed a cura di Roberto Bassi, Fulvio Chianese e Carlo d'Agostino.

“Quelli del Primo – il 1° Stormo nelle immagini, dalle sue origini al 1940” -questo è il titolo – abbraccia un periodo dal 1923 quando fu costituito il 1° Stormo Aeroplani Caccia, fino al 1940 quando l'inizio del conflitto mutò radicalmente le strutture ed i compiti, nonché le sedi operative, della nostra Aeronautica Militare.

E' un vero e proprio viaggio nel tempo che avvicinerà il lettore alle prime Scuole di Volo, per lo più private, che rilasciavano il semplice brevetto di  pilota fino a quelle militari dove sull'aquiletta guadagnata con sudore e fatica, dopo altrettante ma più mirate allo scopo sudore e fatica (ed istruttori puntigliosi ed inflessibili ma capaci di trasformare le aquilette in aquile con artigli) veniva aggiunta la corona turrita di “pilota militare”. E poi via via tutte le varie immagini degli aeroporti dove operavano, primi fra tutti quelli di Campoformido e Gorizia, oppure riguardanti momenti di svago o di  vita bella, interessante, se vogliamo pericolosa, di  piloti e specialisti del 1° Stormo.

mercoledì 2 gennaio 2013

Riparte nel 2013 il volo in deltaplano e parapendio

L'anno appena concluso ha regalato importanti successi all'Italia del volo
in deltaplano e parapendio, un'Italia che non conosce crisi di sorta, a
partire dalle medaglie agli europei che, insieme ai titoli mondiali vinti
negli anni precedenti, confermano ancora una volta gli azzurri ai vertici
internazionali.

Nei cieli di Kayseri in Turchia sono state conquistate due medaglie d'oro,
una dalla squadra di deltaplano su 17 nazioni, ed una  individuale da
Alessandro Ploner, pilota di San Cassiano (Bolzano) già più volte campione
del mondo e d'Europa, su oltre 100 partecipanti. Invece da
Saint-André-les-Alpes in Francia una eccellente Nicole Fedele, pilota di
Gemona del Friuli (Udine), ha portato in Italia la medaglia d'oro degli
europei di parapendio, presenti 134 piloti da 26 nazioni.
 
E' stata anche una fantastica stagione per il torinese Marco Littamè che.
dopo il titolo italiano 2012, ha conquistato anche quello di campione
europeo PWC 2012, vale a dire la Coppa del Mondo di parapendio, una
manifestazione che porta i piloti a viaggiare per mezzo mondo.
Il 2013 vedrà i nostri piloti impegnati prima di tutto negli imminenti
campionati del mondo di deltaplano che si stanno per inaugurare a Forbes in
Australia il 5 gennaio e terranno dall'altra parte del globo gli azzurri
fino al 18. In partenza ci sono, oltre all'immancabile Ploner, Christian
Ciech di Mornago (Varese), Tullio Gervasoni di Brescia, Davide Guiducci di
Villa Minozzo (Reggio Emilia), Suan Selenati di Arta Terme (Udine) e Filippo
Oppici di Parma. Come CT sarà presente Flavio Tebaldi di Venegono Inferiore
(Varese).
 
Invece Alberto Castagna di Milano, team leader della squadra di parapendio,
deve decidere la formazione che parteciperà ai campionati del mondo di Sopot
(Bulgaria) dal 13 al 26 luglio.

Gustavo Vitali

Ufficio Stampa FIVL (AeCI-CONI) - Federazione Italiana Volo Libero
http://www.fivl.it/ - skype: gustavo.vitali

Foto
http://www.gustavovitali.it/pagine/comfivl/inizio-anno-01-01-13.html

per ulteriori informazioni sul Campionato del Mondo DELTAPLANO contattare

Flavio Tebaldi -  flavio.tebaldi (AT) alice.it
sito ufficiale  http://www.forbesflatlands.com//

per ulteriori informazioni sul Campionato del Mondo PARAPENDIO contattare:


Alberto Castagna - castagna (AT) telemako.it -

sito ufficiale http://para-sopot2013.com/