giovedì 6 dicembre 2007

Libro : Un Pilota Racconta - di Giacomo Metellini

Un Pilota Racconta di Giacomo Metellini

Presentazione

Giacomo Metellini - Ufficiale Gentiluomo e Pilota di grande prestigio

Non è raro che un rampollo di famiglia di un grande aviatore, cresciuto in un ambiente dove il volo ed il volare sono stati sempre i risvolti del vivere quotidiano, senta il desiderio di far vivere e rivivere, nonché creare, in sé ed in quelli che non dimenticano mai gli aspetti del passato, un lungo filo di ricordi e di eventi che hanno caratterizzato la vita e le gesta del proprio genitore, pilota di spicco in seno alla Regia Aeronautica e all'Aeronautica Militare post-bellica.

L'iniziativa di Alessandro Metellini, figlio dell'attuale ultranovantenne Generale Giacomo Metellini, autore di questo pregevole volume, che vuole essere una viva raccolta di tanti ricordi di guerra e di pace in omaggio alle imprese di papà Giacomo, è 1'occasione che mi riporta indietro di oltre mezzo secolo quando, da giovanissimo Allievo, fui assegnato proprio in un reparto in cui era presente l'allora Capitano Pilota Giacomo Metellini, figura signorile di uomo e di aviatore, in un momento in cui la rinata Aeronautica Militare, risorta dalle ceneri di una guerra amara, era impegnata a ricucire gli strappi del passato.

Era l'epoca in cui non potevamo ignorare come la nostra Arma del cielo fosse povera ed afflitta, ma ricca di una dignità fuori del comune. E fu in questo particolare momento, fatto di fierezza ed umiltà, che conobbi personalmente l'allora Capitano Metellini, data l'assegnazione allo stesso reparto di volo, il 20° gruppo Caccia Bombardieri del glorioso 510 Stormo, di stanza allora sulla base di Treviso S. Angelo.

Lo ricordo come un bell'uomo, dal viso maschio ed aperto ad una fierezza che non poteva essere affatto superbia, ma dignità, pura dignità. Le sue grandi doti umane, che si evidenziavano dal suo parlare pacato e dai modi signorili, suscitavano in tutti tanta ammirazione e rispetto.

All'assegnazione al 510 Stormo, da giovanissimo Allievo, personalmente non avevo partecipato alle operazioni di guerra, anche se questa l'avevo subita nel travaglio di giorni amari nel mio profondo Sud; ma ora che anch'io vestivo in azzurro, guardavo quei veterani con un'orgogliosa ammirazione, quasi con un senso di colpa per non essere stato uno di loro, ben sapendo con quale spirito e con quali mezzi avevano affrontato la bufera della 2° Guerra Mondiale.

Molti di quei veterani ne parlavano ancora, qualcuno un po' troppo, ma l'Ufficiale Gentiluomo Giacomo Metellini lo vedevo sempre fiero, talvolta taciturno, assolutamente composto! Mai un'esaltazione fuori dal comune, mai un esagerato vanto di quello che realmente aveva fatto nei suoi reparti da caccia, affrontando situazioni impossibili, soprattutto nel calderone più impressionante dei cieli di Malta.

E' quindi con orgoglio ed onore che oggi, avviato ormai anch'io sul sentiero del tramonto, mi è caro ricordare la figura di Giacomo Metellini, pilota di spicco del nostro 510 Stormo Caccia, uomo pacato, indimenticabile, che l'ammirevole Alessandro ha voluto - con bravura ed impegno - riportare e ricordare con le sue gesta di aviatore, dai tempi in cui in Italia si volava con spirito allegro, ai momenti della grande tragedia della 2° Guerra Mondiale, per poi essere, anch'egli, il protagonista della rinascita, in tempi in cui volare con i residuati di guerra, made in USA, non era il momento più esaltante per la nostra Aeronautica Militare, resa però da subito degna delle sue antiche tradizioni, soprattutto per merito di questi uomini, Giacomo Metellini tra questi.

Onore, gloria e rispetto a questo grande uomo, oggi ultranovantenne, ma dal cuore ancora saldo e dalla mente lucidissima, per poter insegnare e additare ancora alle attuali e alle future generazioni del cielo le vie dell' onore e delle glorie aeronautiche.

Cav. Uff. Nicola Malizia

Pioniere del Progresso Aeronautico Pubblicista aeronautico



Versione leggermente diversa dello stemma del 6° Stormo dipinto all'ingresso della baracca comando a Grottaglie. Sì quello col cappello spagnolo in testa sono proprio io

Prologo

Se questo libro è stato scritto è merito di mio figlio Alessandro, che volle provvedere alla sua stesura dedicandogli tutte le proprie energie, il tempo e la passione affinché quanto in esso narrato non cada nell' oblio e non sia inesorabilmente cancellato dal tempo.

Sotto la sua martellante insistenza, quindi, mi sono deciso a raccontare le mie memorie che raccolgo non in un vero libro, ma come resoconto di una vita passata in gran parte come pilota sotto l'insegna dell' Aeronautica Militare.

L'arco del mio scritto va dall'aeroplano costruito in legno e tela al veloce aviogetto da Mach l. La mia sarà una specie di biografia costellata da episodi e vicende vissute in prima persona, ma sempre inserite nell' ambito aeronautico, e che si possono riassumere in tre parole: aeroplani, volo, cielo.

La terra rimarrà sempre come piattaforma di lancio perché la vita, tutta la vita - anche quella di un aeroplano e del suo pilota - nasce e muore su questa.

Giacomo Metellini




Discussione tra piloti sullo svolgimento di un combattimento, al rientro da una missione. A sinistra il Tenete Larese, al centro io. Sullo sfondo un pilota si appresta a partire in missione, salvagente già indossato, RE 2001 in moto.


Biografia:

Giacomo Metellini è nato a Trieste il 2 luglio 1912.

È entrato in Aeronautica nel 1929 come aviere semplice ed ha percorso tutti i gradi della gerarchia militare.

Nella sua lunga carriera ha pilotato oltre 50 tipi di aeroplani, sia terrestri che idrovolanti, monomotori e plurimotori, apparecchi ad elica ed aviogetti, compiendo in totale 2176 ore di volo di pace e 382 ore di voli di guerra.

Ha lasciato il servizio attivo nel 1967, transitando nei ruoli della riserva con il grado di Generale di Brigata Aerea e, dopo dieci anni, è stato collocato in congedo assoluto.

È sposato con Corinna Geromel ed ha quattro figli: Ariella, Annalisa, Roberto ed Alessandro. Vive a Vittorio Veneto (TV).



Primi giorni presso la base aerea di Craig. Sullo sfondo i T-33A per l'addestramento agli aviogetti. Sono il primo da destra.

I racconti di un pilota che abbracciano quarant'anni di vita vissuti da protagonista nel periodo che va dallo sviluppo, affermazione e declino della Regia Aeronautica fino alla rinascita della nostra Aeronautica Militare. Episodi personali, aneddoti, esperienze di volo, sentimenti di un uomo, prima di tutto, che ha volato su aeroplani che hanno fatto la storia della nostra Aviazione, dai fragili biplani di legno e tela ai potenti aviogetti da caccia. Storie di pace e di guerra, guizzi di memoria e riflessioni che accompagnano generazioni di piloti, di ogni età e di qualsiasi velivolo, che amano il volo e la sua poesia.


Pag.261 Anno 2007
Foto Bianco e Nero
Prodotto Edito dallo stesso autore

per informazioni/comprare il libro inviate una Mail a: a.metellini@alice.it

Alessandro Metellini

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Ho confezionato questa scheda nel mentre sto leggendo il libro, e da subito appena avuto e' evidente la ottima realizzazione grafica; con molte foto personali ( alcune delle quali le vedete qui sopra con le note date dall'autore); Giacomo Metellini pluridecorato pilota italiano nelle Sue memorie rivive gran parte della storia della Regia Aeronautica e dell'AMI dalle pagine piu' gloriose a quelle piu' tragiche senza retorica. Sono 261 pagine ( notate il numero) fittamente scritte asciutte ma con tanti dettagli e mai ripetitive. Io ve lo consiglio caldamente come regalo di Natale.

Diego


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